In quel mare silente di giugno

di Maurizio De Cicco

In quel mare silente di giugno

26 Marzo 2022 Poesie 0

In quel mare silente di giugno

 

Come tutte le insenature “dipinte” dal mare, che fanno da cornice alla nostra splendida e amata Italia, anche il Golfo di Follonica è uno spettacolo della Natura. Delimitato da Piombino verso Livorno e Punta Ala verso Grosseto, nel mezzo, di fronte alla cittadina maremmana, si ergono sul mare, l’isola di Cerboli, l’isola d’Elba, l’isola di Montecristo e davanti a Punta Ala, l’isola dello Sparviero. I versi che seguono ricordano e descrivono un’escursione in mare di cinque amici, con tanto di barca a vela, skipper e bagno proprio di fronte all’isola di Troia con i tre porcellini. Così infatti, è chiamata dai maremmani quel piccolo assembramento affiorante dal mare che richiama alla mente l’idea di una femmina di maiale con i suoi piccini a seguito.

Il testo è scritto in decasillabo, dove gli accenti ritmici cadono sulla 3°, 6° e 9° sillaba. Ovviamente, tenendo conto della Grammatica e poetica, due vocali che si susseguono, si elidono e si conta una sillaba in meno. Es:

di/u/no/scù/ro/co/mùn/cor/mo/rà/no     11-1=10 

    3                  6                  9               

 

 

In quel mare silente di giugno

 

Il silenzio del mare di giugno

fu scandito dal battito d’ali

di uno scuro comun cormorano

che volava sul pelo dell’acqua.

Lo seguivano due delfini

affiancando la barca isolata

in quel golfo tra l’Elba, Punt’Ala

e Follonica in verde Maremma.

Eran come bambini felici

volteggianti col tempo dettato

dalla Musica scritta da mano

di Chi sa quale ritmo impartire.

Riportando la mente al momento

dove forte sentii il silenzio

rivedendo le scene vissute,

ho l’esatto preciso ricordo

che nel cuore mi porto e non scordo

della pace e dell’aria frizzante

della gioia nel senso interiore.

È difficile dirlo a parole,

va vissuta la vera esperienza

per comprendere almeno una volta

nella vita qual è vera essenza,

cosa passa tra l’ordine e il caos.

Tu pertanto dichiari la guerra

per distruggere quel che di buono

c’è donato per vivere meglio

e t’arroghi il diritto non tuo

decidendo la vita e la morte

di chi cerca la pace nel cuore

rinnegando così tua sorte.

E non solo non togli i ricordi,

ma rafforzi di più dentro il cuore

che vibrando con l’oro del giorno,

ci fa crescere fisso nel Sole

il messaggio divino d’Amore.

In quel mare silente di giugno

tornerò, stai certo e sicuro.

Ora butti quel nero di seppia

iniettando nel mondo lo scuro,

ma la luce del Sole splendente

resta fissa potente ed eterna

come fiamma di vera lanterna

indicando la strada verace.

Quella luce perciò sempiterna

spazzerà via quel nero di pece

riportando nei cuori la pace.

Ed allora il silenzio del mare

rivedrà il cormorano i delfini

fluttuare sull’onde marine

rigiocare da eterni bambini.

 

Firenze, 1/3/2022 ore 6.37

 

Immagine Google earth

 

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