L’insolito confine
L’insolito confine
Prima ancor dell’anno mille
la leggenda ci racconta
d’una insolita disfida,
fra repubbliche toscane
per segnare i territori
con le giuste differenze:
una Siena, l’altra Firenze.
“Non vogliamo ci siano guerre!
che m’importa delle terre.
Niente orfani, vedove e morti!
che nessuno subisca torti!”,
sentenziò Ottone terzo
nel difendere i colori
dei vessilli sventolanti
le fazioni contrastanti,
sempre in lotta fra di loro.
Ed allora fu deciso
con un modo originale
come fare senza guerre
a segnare i confini
dividendo le due terre:
“Partiranno due cavalieri
dal centro delle città
quando il gallo canterà.
E là dove s’incontreranno
i confini si segneranno”.
Siena scelse un gallo bianco
e Firenze un gallo nero.
Quello sotto la Balzana
ebbe cibo a volontà,
quello invece sotto il Giglio
venne fatto digiunare.
Giunto il giorno del confronto,
quello bianco rimpinzato
ebbe il sonno più profondo,
quello nero con la fame
si svegliò di buon mattino.
Partì dunque il cavaliere
da Firenze col cavallo,
mentre quello che da Siena
gli montò sopra la groppa
s’avviò con gran ritardo.
Quell’incontro organizzato
per la “singolar tenzone”
ebbe luogo, ovviamente,
verso Siena più che a Firenze,
nel borgo Fonterutoli chiamato.
Avvenne infine
che in quella località
si concluse la disfida
segnando l’agognato confine
con l’insolita “buffa” sfida.
Firenze, 29/10/2020 ore 7.23
Immagine https://curiositasufirenze.wordpress.com/
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