Nel Duomo di Siena
Nel Duomo di Siena
Chi ha visitato Siena, ma non è riuscito a vedere il Pavimento del Duomo, dovrebbe organizzarsi per ritornare nel Capoluogo del Chianti solo per poterlo ammirare. Occhi e cuore gli si riempiranno di una meraviglia unica al mondo. E irripetibile. Non sta a me descrivere quel libro di pietra che si trova all’interno di un altro libro di pietra: il Duomo. Per poterlo fare, occorre una preparazione storica non indifferente. E non solo. E’ necessario essere esperti del linguaggio dei simboli. Allora, posso solamente provare ad esprimere in pochi versi, alcune sensazioni che in me sono scaturite visitando il Duomo di Siena.
Nel Duomo di Siena
Un percorso illustrato
con bei marmi intarsiati,
personaggi, scene e vita
d’un lontano tempo
finemente eseguiti
e con amore custoditi,
testimoniano ogni giorno
lo splendore della bellezza
della sapienza con saggezza,
di chi un dì ebbe pensato
progettato e realizzato,
questa opera unica al mondo
che nei simboli adottati,
ha descritto col linguaggio
nella marmorea pietra
finemente rilegata
di quel libro pubblicato,
quale fosse la salvezza
indicata per l’appunto
su quel santo pavimento
e tutt’oggi ancora Tempio
nella fu città di Eneas.
Ogni onore è tutto loro,
ma va dato anche ai Senesi
che custodi del Tesoro
scolpito su quel pavimento
han saputo preservare
nello scrigno dentro il Duomo
col trascorrere del tempo,
la sacralità del luogo
per poterlo tramandare
ed incidere per sempre
in memoria dentro l’uomo.
Firenze, 4/3/2022 ore 10.00, rivista il 26/7/2023 ore 5.48
Immagine dal web
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