Sant’Andrej Rublev
Sant’Andrej Rublev
Vissuto in Russia tra il 1370 e il 1430, Andrej Rublev, riconosciuto dal popolo Santo in vita, venne canonizzato dalla Chiesa ortodossa, solamente nel 1988. Le sue opere Iconografiche vennero ritrovate durante i lavori di smantellamento di una cascina nei pressi di Mosca, nel 1912. Qualcuno, per necessità o almeno credo per preservare questi capolavori dell’umanità, pensò bene di adoperare queste tavole per creare il pavimento della cucina, mettendole a “faccia in giù”. Così il retro delle Icone, divenne il piano di calpestio su cui camminare. Chissà per quanti secoli ci sono rimaste, ma è fuori di dubbio che sono scampate alla furia iconoclasta o dalle collezioni private di personaggi senza scrupoli.
Oggi si possono ammirare,
esposte nella Galleria Tret’jakov di Mosca.
L’immagine di copertina illustra la portata e le loro dimensioni reali. Per la Chiesa ortodossa la ricorrenza è il 17 luglio mentre altre fonti citano il 4 luglio. Verosimilmente, considerata la differenza dei calendari adottati, la data sembra proprio quella odierna. Ma la cosa importante è che un Personaggio di tale levatura e che ha “portato” un nuovo modo di interpretare le Sacre Icone, sia stato riconosciuto ufficialmente Santo anche dalla Chiesa ortodossa. A onore del vero, basta solo “immergersi” nelle Sue Opere Iconografiche per rendersene conto. Anche il grande regista russo Andrej Arsen’evic Tarkovskij (1932-1986), ha dedicato un film capolavoro al Santo Iconografo russo (1966). Il finale a sorpresa, merita la visione del lungometraggio. Le notizie storiche su Rublev sono rarissime. Per esigenze di spazio, ne riporto un paio:
“San Luca, fedele accompagnatore di San Paolo, è il primo artista
nella Cristianità nascente che visse l’ascesi artistica e l’esperienza dei
colori che santificano e illuminano. Dopo di lui si sono susseguiti altri
asceti della pittura, specialmente nel periodo bizantino.
Per questo è famoso il monaco russo Andrei Rublev, nato nel 1370, morto presso il Monastero di Andronnicov nel 1430.
Di lui rimangono stupende icone: la
Natività con i Re Magi che si recano ad adorare il Bambino Gesù; la
Trinità del Vecchio Testamento con il simbolo della Coppa o Graal,
dipinta in memoria del suo primo superiore San Cirillo di Radoneje,
deceduto nel 1411.
Questa icona è attualmente nella Galleria Tretiakov a Mosca”.*
Cristo Pantocratore 1410 ca.
“Una cronaca antica narra che Andrej Rublev, detto il “somigliantissimo”,
e il suo amico e compagno Daniel trascorrevano tutti i
momenti di raro riposo davanti alle antiche icone
“ripieni di gioia divina”
e presi in una profonda contemplazione.
Quando Rublev morì, apparve al suo amico Daniel,
illuminato dai colori delle sue icone,
e lo invitò a raggiungerlo con gioia
“nella felicità infinita””.**
Immagine di copertina e immagine interna: dal web
Notizie storiche, vedi:
* Tommaso Palamidessi “Esperienza Misterica del Santo Graal”, p.38
** Tommaso Palamidessi “L’ Ascesi artistica, i Colori e la Pittura”,
Prima Parte pp. 30, 31
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16 risposte
Grazie Maurizio e Buona Estate!
Grazie a te Carolina! Contraccambio gli auguri di buona estate ❤
Grazie Maurizio, è sempre interessante e piacevole poter leggere le tue ricerche.
Grazie a te Stefano. È sempre un piacere rispondere ai commenti e avere un confronto con chi legge 😉
Maurizio grazie, sei bravo. Rublev: un vero artista poco conosciitov.
Grazie Susanna. Fino a qualche anno fa, non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo Grande Personaggio. Ma poi, dopo avete letto i testi di Palamidessi e in seguito, avere dipinto alcune sue Icone… E pensare che ero negato per il disegno. Invece, grazie alla buona scuola dell’Insegnante…
grazie Maurizio…..per. non dimenticare
Grazie a te caro Marco. Alle volte ci si dimentica perché si danno le cose “per scontato”. Giusto rendere Onore al merito😉
Bella composizione, che sottolinea l’importanza di un personaggio molto interessante. Grazie Maurizio
Grazie Maura! Le belle composizioni pittoriche, sono quelle di Rublev, la cui importanza è messa in luce dagli scritti di Palamidessi Personalmente ho ricordato questo meraviglioso Iconografo che ha cambiato le regole per dipingere le Immagini Sacre.
Grazie Maurizio per averlo ricordato. Le sue icone vero ponte tra Cielo e terra ❤️
Esatto Renata. Proprio così. Occorre provare a dipingere e sperimentare l’Arte della Pittura Sacra sacrale. E lo dice uno ritenuto incapace di tenere in mano un lapis da disegno e bocciato agli esami di riparazione, per l’appunto in disegno tecnico. Ma così come cantano anche i sassi, se la Scuola dell’insegnante è buona…
Grazie Maurizio per la tua interessante e approfondita ricerca sul grande iconografo Rublev
Grazie a te Elisabetta. In effetti, qualche ricerca e studio li ho fatti…😉
Veramente interessante!
Si conosce così poco di questa tradizione orientale
Sì Stefania. Davvero molto interessante. Rublev è un personaggio straordinario ed ha lasciato una traccia indelebile con la sua Arte Iconografica. Ancora oggi…