Sant’Andrej Rublev

di Maurizio De Cicco

Sant’Andrej Rublev

4 Luglio 2023 Articoli 16

 

Sant’Andrej Rublev

 

Vissuto in Russia tra il 1370 e il 1430, Andrej Rublev, riconosciuto dal popolo Santo in vita, venne canonizzato dalla Chiesa ortodossa, solamente nel 1988. Le sue opere Iconografiche vennero ritrovate durante i lavori di smantellamento di una cascina nei pressi di Mosca, nel 1912. Qualcuno, per necessità o almeno credo per preservare questi capolavori dell’umanità, pensò bene di adoperare queste tavole per creare il pavimento della cucina, mettendole a “faccia in giù”. Così il retro delle Icone, divenne il piano di calpestio su cui camminare. Chissà per quanti secoli ci sono rimaste, ma è fuori di dubbio che sono scampate alla furia iconoclasta o dalle collezioni private di personaggi senza scrupoli.

Oggi si possono ammirare,

esposte nella Galleria Tret’jakov di Mosca.

L’immagine di copertina illustra la portata e le loro dimensioni reali. Per la Chiesa ortodossa la ricorrenza è il 17 luglio mentre altre fonti citano il 4 luglio. Verosimilmente, considerata la differenza dei calendari adottati, la data sembra proprio quella odierna. Ma la cosa importante è che un Personaggio di tale levatura e che ha “portato” un nuovo modo di interpretare le Sacre Icone, sia stato riconosciuto ufficialmente Santo anche dalla Chiesa ortodossa. A onore del vero, basta solo “immergersi” nelle Sue Opere Iconografiche per rendersene conto. Anche il grande regista russo Andrej Arsen’evic Tarkovskij (1932-1986), ha dedicato un film capolavoro al Santo Iconografo russo (1966). Il finale a sorpresa, merita la visione del lungometraggio. Le notizie storiche su Rublev sono rarissime. Per esigenze di spazio, ne riporto un paio:

“San Luca, fedele accompagnatore di San Paolo, è il primo artista
nella Cristianità nascente che visse l’ascesi artistica e l’esperienza dei
colori che santificano e illuminano. Dopo di lui si sono susseguiti altri
asceti della pittura, specialmente nel periodo bizantino.

Per questo è famoso il monaco russo Andrei Rublev, nato nel 1370, morto presso il Monastero di Andronnicov nel 1430.

Di lui rimangono stupende icone: la
Natività con i Re Magi che si recano ad adorare il Bambino Gesù; la
Trinità del Vecchio Testamento con il simbolo della Coppa o Graal,

dipinta in memoria del suo primo superiore San Cirillo di Radoneje,

deceduto nel 1411.

Questa icona è attualmente nella Galleria Tretiakov a Mosca”.*

 

 

Cristo Pantocratore 1410 ca.

 

“Una cronaca antica narra che Andrej Rublev, detto il “somigliantissimo”,

e il suo amico e compagno Daniel trascorrevano tutti i
momenti di raro riposo davanti alle antiche icone

“ripieni di gioia divina” 
e presi in una profonda contemplazione.

Quando Rublev morì, apparve al suo amico Daniel,

illuminato dai colori delle sue icone,

e lo invitò a raggiungerlo con gioia

“nella felicità infinita””.** 

 

 

Immagine di copertina e immagine interna: dal web

 

Notizie storiche, vedi:

* Tommaso Palamidessi  “Esperienza Misterica del Santo Graal”, p.38

** Tommaso Palamidessi  “L’ Ascesi artistica, i Colori e la Pittura”,

Prima Parte pp. 30, 31

 

 

16 risposte

  1. Carolina Franza ha detto:

    Grazie Maurizio e Buona Estate!

  2. Stefano ha detto:

    Grazie Maurizio, è sempre interessante e piacevole poter leggere le tue ricerche.

  3. Susanna Santoni ha detto:

    Maurizio grazie, sei bravo. Rublev: un vero artista poco conosciitov.

    • Maurizio De Cicco ha detto:

      Grazie Susanna. Fino a qualche anno fa, non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo Grande Personaggio. Ma poi, dopo avete letto i testi di Palamidessi e in seguito, avere dipinto alcune sue Icone… E pensare che ero negato per il disegno. Invece, grazie alla buona scuola dell’Insegnante…

  4. marco bianchi ha detto:

    grazie Maurizio…..per. non dimenticare

  5. Maura ha detto:

    Bella composizione, che sottolinea l’importanza di un personaggio molto interessante. Grazie Maurizio

    • Maurizio De Cicco ha detto:

      Grazie Maura! Le belle composizioni pittoriche, sono quelle di Rublev, la cui importanza è messa in luce dagli scritti di Palamidessi Personalmente ho ricordato questo meraviglioso Iconografo che ha cambiato le regole per dipingere le Immagini Sacre.

  6. renata bundi ha detto:

    Grazie Maurizio per averlo ricordato. Le sue icone vero ponte tra Cielo e terra ❤️

    • Maurizio De Cicco ha detto:

      Esatto Renata. Proprio così. Occorre provare a dipingere e sperimentare l’Arte della Pittura Sacra sacrale. E lo dice uno ritenuto incapace di tenere in mano un lapis da disegno e bocciato agli esami di riparazione, per l’appunto in disegno tecnico. Ma così come cantano anche i sassi, se la Scuola dell’insegnante è buona…

  7. Elisabetta Gasparri ha detto:

    Grazie Maurizio per la tua interessante e approfondita ricerca sul grande iconografo Rublev

  8. Maurizio De Cicco ha detto:

    Grazie a te Elisabetta. In effetti, qualche ricerca e studio li ho fatti…😉

  9. Stefania ha detto:

    Veramente interessante!
    Si conosce così poco di questa tradizione orientale

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