Contan solo le copie vendute
Contan solo le copie vendute
Ho scelto questo modo originale per dare voce a una delle mie raccolte di poesie. E’ una autopubblicazione ordinabile su Amazon. In questo modo sono libero di non acquistare le copie per sostenere l’editore che le ha stampate e che giustamente deve rientrare delle spese sostenute; sono libero di non partecipare a mie spese a viaggi per fiere, presentazioni pubbliche e sono libero di non sentirmi dire che se pago vuol dire che credo nel mio progetto editoriale, ma se non sono disposto a pagare è perché se non ci credo io, perché che ci deve credere l’editore che mi pubblica in un mondo dove tutti pensano di essere scrittori? Lasciando perdere poi il discorso dell’invio dei rapporti di vendita e relativi compensi spettanti.
Mettiamoci sopra una pietra…tombale!
Il testo “Poeticando con Versi di…Versi”, è diviso in nove capitoli, ognuno dei quali ha delle composizioni a tema:
1) Filastrocche strusciaiole:
ispirate e dedicate all’amico Franco Ciarleglio
2) Poesie in 3D:
composizioni scritte in modo assolutamente unico e originale
3) Musica e Poesia:
testi ispirati ascoltando musiche di compositori vari e non solo
4) Forti nella Poesia:
poesie stimolate osservando le immagini del fotografo senese Gabriele Forti
5) Le Icone di Carolina Franza:
ispirate da alcune omonime opere dell’artista triestina
6) Il Decasillabo:
la versificazione che preferisco
7) Il dialetto romanesco:
quanno ce vò, ce vò…
8) Poeticando con Versi di…Versi:
un po’ di tutto e di tutto un po’…
9) Filastrocche per tutti i “bambini”:
perché dentro di noi vive e viva un eterno bambino…
Il resto, se vi va, lo potrete leggere da voi.
libro: https://amzn.to/385lQPJ
Di seguito inserisco questa mia composizione che non è presente nella raccolta
Contan solo le copie vendute
Le parole raccolte nei versi
con il ritmo d’accenti diversi
ed il numero giusto ordinato,
fanno un senso di frasi compiute
alle volte facendo la rima.
Messi insieme quei versi diversi
suddivisi più volte fra loro
sillabando col numero stesso
le parole disposte sul rigo,
danno vita alla strofa finita.
Ripetendo lo schema applicato
prende forma la composizione:
poesia chiamata da tutti,
non è detto però che sia scritta
da colui che si chiama poeta.
Altresì non si dice scrittore
e nemmeno può dirsi scrittrice
solamente chi pubblica un libro
soprattutto se viene pagato
l’editore che poi l’ha stampato.
Contan solo le copie vendute,
non importa di quel che c’è scritto.
Se poi credi nel tuo progetto
quanto dunque sei pronto a pagare
diventando l’autore perfetto?
Firenze, 24/11/2021 ore 7.24
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2 risposte
Bravo, vale per tutto! Non dimentichiamo però Van Ggogh, che in vita sua non vendette un solo quadro… Hai fatto assai bene a pubblicare così!
Grazie! Purtroppo hai ragione. Per quello che mi riguarda è anche vero che tutto ha un limite e c’è un limite a tutto. E meno male che non sono Van Gogh. Poi chissà perché bisogna morire per diventare famosi. Non so dove sia scritto che debba essere così…