Follonica sei terra d’amor

di Maurizio De Cicco

Follonica sei terra d’amor

31 Ottobre 2022 Articoli Poesie 0

Follonica sei terra d’amor

 

Il 31/10/1971, insieme con la famiglia mi trasferivo dalla natia Milano in quel di Follonica. Mi mancavano quasi due mesi a compiere 10 anni. Per me fu un trauma. Lasciavo i miei compagni di scuola, gli amici, i cugini, il posto in cui ero nato. Mio padre era stanco delle condizioni climatiche del capoluogo lombardo. Faceva l’operaio turnista alle insaccatrici di biossido di titanio alla (allora) Montecatini Edison. Non appena gli venne proposto il cambio di destinazione con la scelta tra Bollate  (Mi) dove eravamo andati a vivere nel 1965, Bussi (Pe) e Scarlino (Gr), mi raccontò che chiese dove fosse quell’ultimo posto. La risposta fu: “In Toscana, vicino al mare”. E accettò il trasferimento senza pensarci due volte. Così ci spostammo a Follonica, che è sul mare. Tralascio i particolari di quel tragico trasloco che ci allontanava tutti dai parenti e dagli amici. Non vi dico come fummo accolti e come ci guardavano i follonichesi del 1971. E nemmeno vi descrivo le prese in giro dei bambini, dato che parlavo un’altra lingua con un accento diverso dal loro. Ma alla fine, data la semplicità dei miei genitori e l’educazione ricevuta, tutto passò.  Soprattutto per avere stretto amicizia con i bambini con cui giocavo e qualcuno con cui  andavo a scuola.  E col tempo, integrandomi, sono “diventato” toscano. Anche se Milano mi è sempre rimasta nel cuore. Così come Follonica, sebbene ormai da fine aprile 1986, vivo a Firenze.

E scusate se è poco…

Nella mia modesta e breve esperienza di “scrittore in versi”, ne ho dedicati qualcuno anche a Firenze, a Siena, al Monte Amiata, alla Toscana, a Follonica.

Per l’occasione dei 51 anni dal giorno in cui arrivammo in quella cittadina sul mare (che aveva qualche migliaio di abitanti), ho rispolverato uno dei primi componimenti in versi e l’ho “leggermente” modificato. Al titolo non servono spiegazioni, se non una che ritengo doverosa:

“Follonica sei terra d’amor” è un verso dell’inno del carnevale, cantato dal follonichese d.o.c.g. Zeno Zacchini, al quale avevo dedicato la versione originale. Dedica che confermo con questa nuova revisione. 

 

 

 

Follonica sei terra d’amor

 

Nel golfo in maremma terra d’amore,

s’erge ridente baciata dal sole.

L’urbe di ghisa riflette sul mare,

d’inverno il silenzio d’estate il rumore,

s’affollano le spiagge si chiudono le scuole.

Dalla battigia puoi solo ammirare

di Madre Natura il rifulgente tesoro,

quasi un incontro fra mille strumenti

in un concerto sulla riva del mare

che risuonanti con note d’oro

rapiscono la mente

…ed i pensieri annienti,

perché vedi con gli occhi,

ma ascolti col cuore.

L’aria frizzante, quei tanti colori

respiri profondo ai confini del mondo

e come d’incanto spariscono i dolori,

del mare inspiri profumi e odori

così… rifioriscono gli amori.

Il tempo che scorre, la vita trascorri,

la nave sannita, la corona di torri,

chiusa nel Golfo dall’alba al tramonto,

il suo rosso di sera non teme confronto.

Guarda a occidente durante il calare:

Follonica ha il sole… crepuscolare.

 

 

Firenze, 17/10/2018 ore 16.56

Rivista e corretta il 14/10/2022 ore 10.00 

 

 

Immagine: Luca Bani

http://www.stampaveloce.it

 

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