Giuntino da Firenze e Dante

di Maurizio De Cicco

Giuntino da Firenze e Dante

15 Giugno 2022 Articoli 0

Giuntino da Firenze e Dante

 

Francisco Iunctino Florentino, conosciuto come Giuntino da Firenze, era nato nella città del Giglio nel 1523, lasciando le sue spoglie mortali a Lione nel 1590. Carmelitano, Teologo e Astrologo, dette alle stampe un voluminoso trattato in due tomi da circa 1000 pagine cadauno: SPECULUM ASTROLOGIAE.

Da questa enorme opera che ho avuto il privilegio di consultare tra il 2002 e il 2003, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ho estratto alcuni dati.

Ricordavo una immagine con la citazione di Dante ed anche il suo oroscopo quadrato, così come quelli di moltissimi personaggi, fra i quali l’Oroscopo del Cristo, fondazioni di Città, l’oroscopo del Mondo e molti altri. Certo che Giuntino, per essere vissuto 500 anni fa… 

Nel Primo Volume alle pp. 607, 608,  ho copiato (a mano) il disegno che ho messo in copertina e trascritto fedelmente un commento dello stesso Francesco Giuntini sulla Commedia di Dante Alighieri.

Ovviamente il testo originale è in latino, lingua che non conosco, ma è una testimonianza che porto volentieri a chi ne fosse interessato.

SPECULUM ASTROLOGIAE

fu dato alle stampe nel 1581 (1581) in “Q. Phil. Tinghi, Florentini: apud Simphorianum Berald 

Omnia sub censura snctae Ecclesiae Cattolicae Romanae

(Il tutto sotto la critica di Santa Romana Chiesa).

Giuntino riporta il Canto 34 dell’Inferno 89-93; 100-114; 133-139 e il 1° del Purgatorio 19-30. Non ho idea del motivo per cui Iunctinus abbia citato nel suo testo solo questi brani, ma forse la spiegazione ce la da lui stesso con il seguente commento:

“Sed quo ad tempus & ad loci situm dicit Poeta noster, quod fui in ortu solis, quando sol occide bat civitate Hirosolyme: quia ipse erat sub eodem meridiano circulo & horizonte cum ipsa Hierusalem, scilicet in parte Australi à Polo Arctico: gradum 31 min 40 in latitude, sicut & etiam reperitur esse ipsa civitas Hierosoly, itana in parte septentrionali, sicut patet in globo materiali. Ergo Dantes diametrabatur ei in alto hemisphaerio, & fuit in opposto loco, scilicet antipus à sancta civitate. Quoniam antipores dicuntur, qui nobis è diametro vestigia obvertunt, & similem caeli verticem semper aeque ut nos vident. Et cum illis nihil commune habemus, sed contraria omnino: quia cum nobis sol aestate essicit, illos dura hyems opprimit. Et cum apud nos dies habetur, antipodibus certè mox efficitur. Contrà, quando illis dies est, nobis redditur nox. Quando nos diem agimus longissimum, apud illos nos longissima, brevissimasque dies statuitur. Unde cum esset sol in Arietis signo, & suisset in inferno Dantes in hebdomada sancta, librae signum civitate Hierusalem erat in horizonte orientali, cum esset signum oppositum Arieti, & tunc nox incipiebat ei, & dies apparebat Danti. Et hoc est illud quo ipse dicit in versibus in suo purgat. can.2”.

Per chi non conosce il latino, come me ad esempio, un buon traduttore standard traduce in modo comprensibile questo interessante scritto, là dove non ci si arriva per logica deduzione. Devo dire che mi è stato utile…

Per ora mi fermo qui, augurandomi che i lettori trovino interessanti queste citazioni di Giuntino su Dante e chissà che questo non possa essere l’unico articolo sull’opera  del Carmelitano, Teologo e Astrologo Fiorentino nato nel 1523. Il prossimo anno ricorrerà il 500° anniversario dalla sua nascita.

Le citazioni di Giuntino, illustrazione inclusa, sono liberamente riprese dai tomi citati e consultati presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

https://www.bncf.firenze.sbn.it/

 

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