I lunghi baffi
I lunghi baffi
Il brano che ha ispirato la seguente lirica è relativo alla seconda età dell’essere umano: l’adolescenza. Lo sviluppo fisico dell’uomo e della donna prende forma con questo periodo così difficile anche dal punto di vista interiore. Da una parte la voglia di crescere e di affrontare il mondo, dall’altra la paura mista a coraggio che “s’ì fossi foco arderei ‘l mondo”. Nascono i primi amori, le cotte, i successi per alcuni, le delusioni per altri. Si comincia ad uscire dalla famiglia per frequentare gli amici muovendo i primi passi nel mondo esterno. Gli amici quelli veri, sono il bene più prezioso che si possa avere. Scriveva Pavel Alexandrovic Florenskij che “morire per gli amici è soltanto il grado ultimo (e non il più difficile) nella scala dell’amicizia. Ma prima di morire per gli amici, bisogna essere loro amici e questo si raggiunge con uno sforzo ascetico lungo e difficile”.
Tratto da “La Colonna e il fondamento della Verità”, Lettera XI.
I lunghi baffi
Continuano i ricordi legati al passato
adesso viene proiettato
il film della prima adolescenza
le cotte, gli innamoramenti
e le prime delusioni cocenti.
Capace di amare, ma incompreso
e pertanto non ricambiato.
Con il cuore troppo spesso affranto
ricordo che affrontavo
la vita come un gioco.
Scherzoso con gli amici
rincorrevo i miei sogni
chiusi in pallone
come se mi bastasse quello stralcio
dentro un campo di calcio.
L’amore per la musica
per lo sport, per l’arte e la poesia
davano un senso infine
alla tormentata anima mia
da sempre alla ricerca di qualcosa
agognando al bocciolo di rosa
e non soltanto alle spine.
Eppure ti troverò
Donna della mia vita
dovessi aspettare all’infinito,
ma non te ne approfittare
anche se non sono il tipo
che si stanca per poi mollare.
Ti attenderò fino a portarti all’altare
e come i giochi di bambino
far parte di una famiglia
anche se scavalcando
il muro degli inganni
ancora non so quale sarà
il mio prossimo futuro.
1 min 28 sec
E vado avanti imperterrito
sapendo che il mondo
è circondato con mari da navigare
e cieli immensi in cui volare
con le stelle a brillare
nella notte in cui
non è vietato sognare.
È per questo
che nei miei pensieri di ragazzo
vedo un radioso avvenire
anche se qualcosa ancora
non mi lascia intravedere
cosa mi sta per accadere.
Ma c’è scritto che ogni cosa
ha il suo tempo e di ogni faccenda
sotto il cielo viene il suo momento.
Firenze, 28/3/2022 ore 15.25
Ispirato dal brano The Long Mustache
Musiche e orchestrazione: Riccardo Fruscella
Trascrizione ed Esecuzione: Davide Parola
Registrazione, Mix e Master: Willy Antico
Video: https://www.youtube.com/watch?v=VGvDYxgix7U
Immagine: Maurizio De Cicco
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2 risposte
Troppo forte! Grazie!
Grazie a te! Per completare la serie di questi brani, ne mancano ancora due. Poi ne pubblicherò ancora qualcun altro…