L’Iconografo

Il 18 ottobre, si festeggia la ricorrenza di San Luca. L’Evangelista, oltre che essere un valente medico, fu il primo a dipingere l’Icona della Vergine. A lui e a tutti gli iconografi, qualche tempo fa ho dedicato questa poesia, scritta con un metodo “inventato” da me. Per l’occasione la ripropongo oggi con i migliori auguri a tutti i Luca. Altre poesia scritte con questo sistema, le potrete trovare nel mio testo “Poesie 3.0”.

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L’Iconografo

Su una tavola di legno,

tutta liscia, senza nodi,

ingessata d’alabastro,

e con l’oro steso sopra,

che ti deve rispecchiare,

riportar devi il disegno:

puoi iniziare a pitturare.

Del soggetto che hai scelto,

il suo aspetto trasferire,

dare vita al tuo dipinto.

Tu lo osservi,

lui ti guarda

dentro gli occhi.

Pare voglia dir qualcosa,

ed inizi a conversare,

senza mai aprir la bocca.

Ti rifletti in uno specchio,

cerchi di fraternizzare,

ti dovrai sintonizzare,

e capir cosa vuol dire,

con un dialogo privato.

Devi solo ascoltare,

ciò che senti nel tuo cuore,

continuare a pitturare.

Dovrai dunque riprodurre,

non ti devi più fermare,

fino poi a terminare,

e portare a conclusione,

quel soggetto che all’inizio,

quel che avevi intenzione,

da una tavola di legno

nel tuo cuore effettuare.

T’ha condotto fino in fondo

da un disegno da copiare,

nel percorso coi colori,

il soggetto imitare,

arrivando a trasmutare,

arrivando a realizzare.

          A tutti gli Iconografi

Firenze, 11/3/2019 ore 8.27

Questo componimento si può leggere in tre modi:

Come è scritto

Solo le righe dispari

Solo le righe pari

Per chi avrà la curiosità e la pazienza di alternare le righe:

il testo rimane invariato e cambia solo la punteggiatura.

Nella raccolta Poesie 3.0

ho riportato anche i testi con le righe dispari e pari

Immagine in evidenza

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