L’irriproducibile

L’irriproducibile

Non è la prima volta e non sarà certo l’ultima, che una fotografia colta con un eccellente colpo d’occhio e prontezza di riflessi, sia ispiratrice  per scrivere una poesia, realizzare una scultura, un dipinto, una musica. Oppure che si possa esprimere con un’altra forma d’Arte più consona al nostro animo. Ciò che quello umano percepisce, perché il soggetto glielo trasmette e l’artista prima lo assimila e poi lo realizza, si può definire interiorizzazione, che poi viene “digerita”, elaborata ed infine esteriorizzata attraverso un tentativo della sua riproduzione. O almeno, questa è l’intenzione. Una cosa è certa però: per quanto possa essere bravo un riproduttore, la copia non potrà mai raggiungere l’originale, Opera dell’Artista. Ma vi posso garantire che cimentarsi nell’imitazione della Natura è sicuramente di grande aiuto per il cammino interiore di ogni essere umano. Senza autoimporsi alcun limite: provare per credere!

L’irriproducibile

Guarda il sole quando sorge

guarda bene, osserva meglio.

Ciò che l’occhio adesso scorge,

di sicuro non è abbaglio.

Bianco fulgido e splendente

giallo oro, intenso e forte

è l’Aurora che nascente

sta bussando alle porte

con quel sole che è crescente.

Vedi varie sfumature, prima cremisi

poi rosso, che si mischiano fra loro

l’ha dipinti sì precisi

appoggiandosi sull’oro.

Ogni giorno ed ogni sera

quando il sole di luce fonte

si ritira all’occidente,

quell’Artista ci stupisce

nel mischiare i suoi colori

con precise velature

disponendoli su strisce:

fallo te…se ti riesce!

Firenze, 15/5/2019 ore 7.50 

correzioni del 15/4/2024 ore 6.52

Immagine di copertina: Anna Rita Bruschi