L’asino che vola

di Maurizio De Cicco

L’asino che vola

13 Marzo 2022 Filastrocche 0

L’asino che vola

 

Cantino Cantini era capitano

dell’esercito empolese

e da molto più di un mese

cercava di assaltare

il castello di San Miniato,

l’unico del contado che ancora

non aveva conquistato.

I tenaci sanminiatesi

opposero una forte

duratura resistenza

che la sanguinosa battaglia

sarebbe potuta proseguire

per altri, troppi mesi.

Cantino propose un armistizio

con la resa del maniero,

ma Sempronio, Caio e Tizio,

tre governatori del castello,

si rifiutarono ed in tono

tra il faceto ed il serio,

così risposero:

“Quando il castello

in mano agli empolesi

potrà andare,

in cielo si vedranno

gli asini volare!”.

Cantino non si fece intimorire

e mettendosi a pensare,

trovò la giusta idea

per far capitolare

i duri suoi nemici.

Dette ordine di radunare

capre e pecore che erano

nei campi a pascolare

e ad ognuna, appeso al collo,

fece mettere un lumino

che venne infine acceso

al calare della notte.

Poi con duemila uomini

armati di tutto punto

si ripresentò al castello

verso la mezzanotte,

bussò alle porte e disse:

“Qui ho parte dell’esercito!

Vedete quei lumini accesi

in fondo alla valle?

Se non basteranno questi

sappiate che là

ne ho altrettanti.

Se non vi arrendete

verremo tutti quanti!”.

Vedendo in lontananza

le luci in movimento,

paura e sgomento

fecero da padrone

nel cuore e nella mente

di tutta quella gente

arroccata nel castello.

Presero subito la decisione

di arrendersi immediatamente.

Quel giorno ricorreva

la festività del Corpus Domini

e per celebrare cotanta vittoria

passata alla storia,

nei secoli ad oggi

dopo più di seicento anni

sempre in quel giorno,

un finto asinello

con l’ali posticce

vien fatto volare

su di un filo tirato che

dalla vetta della Collegiata

traversando la piazza dei leoni,

arriva al palazzo di fronte

detto del ghibellino.

Non si può certo negare

la fantasia e nemmeno la storia,

ch’ è sempre bene ricordare

con dovizia di memoria.

 

Firenze, 30/10/2020 ore 6.48

 

Immagine: https://www.firenzetoday.it/

 

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