La notte giocavamo a carte e recondite armonie
La notte giocavamo a carte e recondite armonie
Nuova pubblicazione scritta a quattro mani insieme con Alberto Figliolia, giornalista di servizio, già collaboratore di quotidiani e testate nazionali. Si occupa di arte, teatro, libri e cultura varia, sport. Data l’amicizia/cuginanza che lega le nostre famiglie – le nostre bisnonne erano cugine – Alberto e il sottoscritto si conoscono fino dalla nascita. Ma ciò non sarebbe sufficiente per spiegare la realizzazione di questa nuova pubblicazione. Innanzi tutto Alberto e io siamo legati da una vera e profonda amicizia personale, che è il vero “collante” che ci tiene uniti nonostante le nostre vite abbiamo preso direzioni completamente differenti. Fin da ragazzi abbiamo coltivato uno scambio epistolare piuttosto assiduo. Ognuno attendeva la lettera dell’altro per potergli rispondere. Non c’erano i computer né i telefoni cellulari, quindi eravamo costretti a scriverci. Il telefono era un lusso che all’epoca costava “un botto”. Di conseguenza non si adoperava con la stessa facilità di oggi. Ora che siamo diversamente giovani ci siamo ritrovati con il confronto poetico: mentre di Alberto ho rinvenuto delle pagine strappate da agende dismesse sulle quali scriveva le sue composizioni, originali, a mano e in corsivo, e che mi spediva piegate nelle sue lettere, io ho cominciato a comporre le mie solo qualche anno fa senza pretesa di essere un poeta. A chi mi assegna questo titolo, rispondo con ironia toscana: “Un po’… eta, un po’ no”. A parte qualche sporadico tentativo precedente, mi sono cimentato nel comporre poesie dal 29 gennaio 2015. Invece, cercando di applicarmi seguendo le regole della metrica e della grammatica per l’Arte del poetare, ho cominciato dal 29 settembre 2018. Con questo testo breve – in quanto composto da 112 pagine – ma intenso per i suoi contenuti, nel reciproco rispetto delle idee dell’altro, abbiamo coronato un progetto nato quasi per gioco. Dapprima in una sorta di botta e risposta o, per dirla alla toscana, “chiama e rispondi”. Ciò che ci eravamo prefissati di raggiungere in un anno lo abbiamo concluso in nemmeno tre mesi. Il famoso musicista Robert Schumann (1810-1856) diceva che solo a parlare di musica ci si affratellava. Anche se con idee diverse, con punti di vista non identici, il confronto poetico porta agli stessi risultati. Le diversità stilistiche non cozzano, bensì sono riassorbite in un comune tessuto esistenziale. Ciascuno con la propria ispirazione ha instaurato con l’altro un discorso e dialogo poetico.
Anche il titolo ha il suo perché, ma non posso certo spiegarvi tutto con queste poche righe…
Il testo lo potete trovare qui:
https://www.amazon.it/notte-giocavamo-carte-recondite-armonie
Alberto Figliolia:
https://alberinube.wordpress.com/
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4 risposte
Complimenti caro amico poeta filastroccatore 😍
Grasie Tata Cimo! Questa volta Maurisio il filastroccatore è andato oltre le sue filastrocche e si è confrontato in un dialogo poetico, con chi nell’ambiente poetico e letterario, ha esperienza di circa 50 anni…
Complimenti!
Grazie mille!!! Due modi e due stili molto differenti tra di loro che hanno un punto in comune: l’amore per la poesia!