La Rosa dei venti
La Rosa dei Venti
Qualche tempo fa, l’amico Antonino Vella, pubblicava sulla sua pagina fb un bel disegno della Rosa dei venti. In quella immagine erano riportati tutti i nomi dei 32 venti conosciuti. Mi venne in mente di scrivere la seguente filastrocca e nessuno, nemmeno lui, sa chi è stata la fonte di ispirazione per la stesura del testo che pubblico sul sito. Anche perchè non riporto più le dediche nelle nuove pubblicazioni. Questo componimento fa parte di una raccolta cartacea che dubito fortemente possa essere ridata alle stampe dall’editore…e comunque si può facilmente dedurre chi sia il destinatario della dedica.
La Rosa dei Venti
Sono otto i principali,
e quattro i quadranti,
trentadue risultanti,
sono venti quasi uguali.
A Levante sorge il sole,
che si poggia a Ponente.
Vien dal sud il caldo Ostro,
ma Tra i Monti arriva freddo.
A sud est è Sciroccato,
a sud ovest Libecciato,
da nord est soffia il Grecale,
da nord ovest il Maestrale,
che il poeta ebbe a dire,
“sotto a lui, urla e
biancheggia il mare”.
Tre per otto ventiquattro,
che rimangon sempre fuori.
Schiavo, Bora, Zefiro e Traversone,
soffian forte sul bandone,
ti sollevan le persone,
poi Etesia, Gauro,
Africo e Solano,
soffian su tutto quel
che gli capita in mano.
Mancan sempre all’appello,
altri dodici minori,
anche quando parlan loro,
posson essere dolori:
il Brunale con il Cauro,
poi il Vespero e il Cecia,
con il Gallico e l’Espero,
il Favonio con Garbino,
Eolo, Euro, Altano e Goro,
che lo fanno di lavoro,
Garigliano e Volturno,
con il Bacio e l’Aquilone,
completar vanno l’elenco,
che ci vuole un gran polmone,
per citarli tutti quanti.
La figura che ne nasce,
intrecciandoli come fendenti,
vien chiamata normalmente:
Rosa dei Venti.
Firenze, 8/11/2019 ore 18.49
Immagine:
http://meteomax.altervista.org/la-rosa-dei-venti/
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