Lessico del terzo millennio

di Maurizio De Cicco

Lessico del terzo millennio

1 Febbraio 2024 Filastrocche Poesie 2

 

 

Lessico del terzo millennio

 

 I dizionari delle lingue di ogni nazione, subiscono nel tempo un aggiornamento. È normale, se si pensa che non ci si esprime più come una volta e nemmeno tanto lontana. Quello che condanno fermamente, però, è il volere “inglesizzare” i termini propri di altre lingue. Una su tutte il Latino. Ad esempio: se si scrive e si pronuncia plus (latino), per quale motivo si deve sentire dire plas? (inglese). Oppure, che dire di virus (latino) trasformato in vairus? (inglese). Il greco stadion e il latino stadium, come si possono pronunciare in lingua anglofona con stedium? Provate a pronunciare un termine inglese (backup, popup o bible), così come è scritto, a chi è di quella madrelingua. Per esperienza diretta, non ve lo consiglio. Andiamo oltre…

I termini della poesia del passato prossimo non si possono paragonare a quelle dell’attuale presente. Ora sarebbe fuori luogo. Ma c’è sempre un limite a tutto. Evito di addentrarmi nella polemica del pronunciare il termine di una lingua come se fosse della propria. Ma questa è la punta dell’iceberg. Sotto c’è un mondo sommerso di termini storpiati come il francese stage che non è inglese e via così.

A parte questo vengono coniati e aggiunti nuovi lemmi ai vari dizionari. Dunque stamattina un caro amico mi segnalava l’importanza di Google, tanto è vero che nel dizionario della lingua inglese è stato aggiunto il verbo Googling. Questo neologismo verbale in italiano si traduce con Googolare. Dopo questa notizia mentre stavo pensando di scrivere una filastrocca, il caro amico inviava questo messaggio: “Fossi in te ci farei una bella poesia Googling”.

La troverete riportata in calce a queste righe con la solita punta di ironia toscana.

 

 

Gongolando o Gugolando?

 

Sono immerso nei pensieri

sempre forti sempre tanti

anche oggi più di ieri,

più di ieri abbondanti.

Sto cercando non so cosa

ma un dato mi consola:

che non son persona sola,

nella cerca ch’è curiosa.

Siamo solo sei miliardi

collegati tutti in rete

senza sonno senza mete,

né paura di far tardi.

Alla fine del “cercando”

nel motore più famoso

col cervello un po’ fumoso

sto mirando e rimirando

risultati a gogò

e ancora cerco un po’,

che sto quasi gongolando

dopo avere infin trovato

quel che è il risultato

all’inizio ricercato,

che qual è però non so.

Ma il termine è sbagliato

non lo posso più usare

perché è ora di cambiare

il linguaggio del passato.

Giunto in fondo al perseguire

devo dir che gongolando

anzi no, che Google-ando,

la ricerca è terminata.

Anche oggi è passata

lunga lunga la giornata:

ora in pace e Gugolante

proprio stanco di poltrire,

finalmente vo a dormire.

Firenze, 18/8/2021 ore 8.49

Immagine dal web

 

2 risposte

  1. Giorgetti Lucia ha detto:

    Concordo Maurizio. Simpatica poesia!!!!

  2. Maurizio De Cicco ha detto:

    Grazie Lucia!!! Purtroppo ha anche un fondo di verità…

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