Lessico del terzo millennio
Lessico del terzo millennio
I dizionari delle lingue di ogni nazione, subiscono nel tempo un aggiornamento. È normale, se si pensa che non ci si esprime più come una volta e nemmeno tanto lontana. Quello che condanno fermamente, però, è il volere “inglesizzare” i termini propri di altre lingue. Una su tutte il Latino. Ad esempio: se si scrive e si pronuncia plus (latino), per quale motivo si deve sentire dire plas? (inglese). Oppure, che dire di virus (latino) trasformato in vairus? (inglese). Il greco stadion e il latino stadium, come si possono pronunciare in lingua anglofona con stedium? Provate a pronunciare un termine inglese (backup, popup o bible), così come è scritto, a chi è di quella madrelingua. Per esperienza diretta, non ve lo consiglio. Andiamo oltre…
I termini della poesia del passato prossimo non si possono paragonare a quelle dell’attuale presente. Ora sarebbe fuori luogo. Ma c’è sempre un limite a tutto. Evito di addentrarmi nella polemica del pronunciare il termine di una lingua come se fosse della propria. Ma questa è la punta dell’iceberg. Sotto c’è un mondo sommerso di termini storpiati come il francese stage che non è inglese e via così.
A parte questo vengono coniati e aggiunti nuovi lemmi ai vari dizionari. Dunque stamattina un caro amico mi segnalava l’importanza di Google, tanto è vero che nel dizionario della lingua inglese è stato aggiunto il verbo Googling. Questo neologismo verbale in italiano si traduce con Googolare. Dopo questa notizia mentre stavo pensando di scrivere una filastrocca, il caro amico inviava questo messaggio: “Fossi in te ci farei una bella poesia Googling”.
La troverete riportata in calce a queste righe con la solita punta di ironia toscana.
Gongolando o Gugolando?
Sono immerso nei pensieri
sempre forti sempre tanti
anche oggi più di ieri,
più di ieri abbondanti.
Sto cercando non so cosa
ma un dato mi consola:
che non son persona sola,
nella cerca ch’è curiosa.
Siamo solo sei miliardi
collegati tutti in rete
senza sonno senza mete,
né paura di far tardi.
Alla fine del “cercando”
nel motore più famoso
col cervello un po’ fumoso
sto mirando e rimirando
risultati a gogò
e ancora cerco un po’,
che sto quasi gongolando
dopo avere infin trovato
quel che è il risultato
all’inizio ricercato,
che qual è però non so.
Ma il termine è sbagliato
non lo posso più usare
perché è ora di cambiare
il linguaggio del passato.
Giunto in fondo al perseguire
devo dir che gongolando
anzi no, che Google-ando,
la ricerca è terminata.
Anche oggi è passata
lunga lunga la giornata:
ora in pace e Gugolante
proprio stanco di poltrire,
finalmente vo a dormire.
Firenze, 18/8/2021 ore 8.49
Immagine dal web
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2 risposte
Concordo Maurizio. Simpatica poesia!!!!
Grazie Lucia!!! Purtroppo ha anche un fondo di verità…