Missionario regal dell’Ardenne
Missionario regal dell’Ardenne
Inizialmente avevo scritto questo componimento, per dedicarmi un regalo di compleanno e per fare sapere, forse anche a tanti, la storia di questo Santo non proprio così conosciuto. Vediamo riprodotto sull’etichetta di un noto liquore, il Cervo con la Croce brillante fra i palchi (così sono chiamate le corna del cervo). Ma di Sant’Uberto, la cui storia è legata alla leggenda di Sant’Eustachio, nessuna traccia. Rileggendo questo testo, ho apportato solo quattro piccole correzioni, portando così lo scritto, alla metrica del decasillabo.
Missionario regal dell’Ardenne
Dentro il bosco foresto e selvaggio
tale Uberto viaggiava cacciando
alla cerca d’un cervo robusto
per sfamare sé stesso e famiglia
con un pranzo abbondante e di gusto.
Nobil uomo di ricca casata
s’addentrò nella selva selvaggia
per diletto non certo per fame
dimorando nel cuor del reame.
Merovingia la sua progenie,
si sposò con la figlia d’un conte
trasferendosi quindi nel Belgio
lì fissando la sua magione.
Dissoluta la vita condotta
fino a quando quel venere santo
vide un cervo reale e imponente
che nel bosco brucava tranquillo.
Armò dunque quell’arco con frecce,
prese bene la mira aspettando
quale fosse il momento migliore
per scoccare quel colpo mortale.
D’improvviso tra i palchi del cervo
sfolgorante brillante radiante,
aurato spuntò un crocifisso
ed Uberto si mise in ginocchio
riponendo cattive intenzioni
poi facendosi il segno di croce:
in cuor suo sentì Sua Voce.
L’episodio fu dunque descritto,
non rimase così circoscritto
come un fatto privato, nascosto
ed al popolo fu rivelato.
Dunque Uberto lasciò le ricchezze
rinunciando a qualsiasi appannaggio.
Da quel tre di novembre divenne
Missionario regal dell’Ardenne.
Firenze, 21/12/2021 ore 4.11
rivista e corretta il 2/10/2023 ore 10.50
Immagine dal web
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