Occhio, mente e cuore
Occhio, mente e cuore
Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima, che una suggestiva fotografia mi ispira e ispirerà dei versi. Talora in metrica, alle volte liberi, come è avvenuto con questa immagine. Complimenti al fotografo Mauro Pagliai. Questo artista, qualche mese fa a Siena ha ritirato il prestigioso Drone Photo Awards 2022 all’interno del contest Siena Awards, il festival internazionale delle arti visive che ha visto protagonisti centinaia di fotografi da tutto il mondo. L’Arte ha un linguaggio suo personale, fatto di vibrazioni, sensazioni ed è in pratica, l’esteriorizzazione di ciò che ognuno di noi ha interiorizzato. Osservando le Opere d’Arte che abbiamo in Italia, ci possiamo rendere conto di chi siano stati i nostri predecessori. Onore a loro.
Occhio, mente e cuore
Colpo d’occhio, bellezza,
senso estetico, sapienza,
magia di una fotografia.
Quando la mente
è collegata al cuore
di chi produce arte
e di chi la osserva,
convibrano le stesse corde,
risuonano le stesse note
e l’autore trasmette le sue sensazioni
agli occhi e all’anima di chi,
ammira la bellezza che lì risiede.
Nella notte, nel cuore di Siena
l’occhio osservatore
vede ciò che quello umano
non potrebbe mai percepire
da quel punto di vista
e luci, nubi, effetti scenici palieschi
danno quel senso di magia
ad una magica Città
con una meravigliosa alchimia.
Leggero come l’aria
l’osservatore osserva,
il pensatore pensa,
il sognatore sogna.
Al mattino
si ha la sensazione
di avere sognato.
Un bel sogno, particolare
guardando dall’alto
la Torre del Mangia,
la Piazza del Campo.
Ma poi vedo la fotografia…
Firenze, 19/1/2023 ore 8.40
Terminata il 23/1/2023 ore 23.10
Immagine: Mauro Pagliai
https://www.youtube.com/user/9Kaisersoze/videos
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4 risposte
complimenti Maurizio! ❤
WOW!!! Grazie mille Tata Simo!!!
condivido in pieno ciò che hai scritto,non potevi descrivere un sentimento meglio di così!! grazie Maurizio 🌷
Grazie mille Claudia! Molto spesso una immagine, anche quella di una fotografia, è supporto di ispirazione, come in questo caso. Alle volte però, è sufficiente anche chiudere gli occhi e descrivere ciò che si vede, si sente e si percepisce…