Pienza
Pienza
L’antica Corsignano nel 1405, dette i natali a un erede della casata dei Piccolomini. Enea Silvio divenuto Papa Pio II nel 1458, ribattezzò l’antico borgo toscano con il nome scelto per il Pontificato. Fu così che nel 1462 Corsignano diventò Pienza. Il centro storico di questa meraviglia della Val d’Orcia è stato riconosciuto nel 1996 dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità. Solamente questa valutazione dovrebbe indurci a vistare Pienza almeno una volta nella vita. In effetti 164 km di viaggio attraverso la Maremma, l’Amiata e la Val d’Orcia, partendo da Follonica per giungere a Pienza, non sono pochi, ma meritano l’intrapresa dell’escursione. Occorrono circa 2 ore e mezza dal Tirreno all’apice della Val d’Orcia. Questa gita fuori porta anche se un po’ distante dalla cittadina del Golfo maremmano, val bene uno strappo al riposo delle meritate vacanze. Il denominatore che accomuna Pienza a tutti gli itinerari turistici della Toscana, è ampiamente rispettato: Chiese, Palazzi, Abbazia, Museo e quant’altro di indubbio valore ed interesse storico-artistico-culturale nel cuore della città. Per le opere compiute dalla mano dell’uomo si parte da prima dell’anno 1000, mentre nella riserva naturale della “Lucciola bella” a Pienza, è stato ritrovato un fossile risalente a circa 5.000.000 di anni fa.
L’aria che si respira in questi borghi fa da cornice allo splendido quadro che stiamo osservando. Anche i sapori e i gusti dei nostri assaggi della cucina tradizionale, ne traggono vantaggio.
Si torna indietro nel tempo di almeno 800 anni.
Buona escursione.
Immagine dal web
arezzo filastrocche firenze i miei libri maremma maurizio de cicco poesie poeticando roma siena