Questione di…Campanile!!!
Questione di…Campanile!!!
Si usa dire che “tutto il mondo è paese” e questo è vero. Soprattutto in Italia e in modo specifico in Toscana. Ci sono molti aneddoti che provengono da sane rivalità paesane. Essendo il campanile della chiesa, simbolo unico per tutta la popolazione, pare che nasca da qui la cosiddetta “questione di campanile”.
Ad esempio, in Veneto, usciti dalla Messa domenicale, quando faceva caldo, il venditore di vino sfuso, si posizionava all’ombra del campanile. Alcuni fedeli usciti dalla celebrazione, andavano all’ombra del campanile per gustare un gottino di vino, aperitivo del pranzo domenicale. Nel tempo per abbreviare la frase e forse adoperare una sorta di linguaggio in codice, cominciarono a dire: “Andiamo a bere un’ombra”. Ancora oggi in Veneto, un’ombra de vin, corrisponde a un bicchiere di vino. Un altro aneddoto, racconta che era un oste di Piazza San Marco a spostare i tavolini nella zona d’ombra del campanile. Comunque sia, l’ombra o l’ombretta de vin, è sempre un bicchiere o un gottino di succo di legno ritorto, per dirla come i vecchi burloni del Monte Amiata di un tempo.
Questo preambolo è per introdurre una questione di campanile che in quel di Pontremoli (Ms), coinvolge fino dal 1529 i pontremolesi. Per spiegare soprattutto ai più piccoli il perché di certe tradizioni popolari o anche in alcuni casi, certi modi di dire, racconto la storia con l’ausilio di drago Dario e Simona Fanti, pontremolese d.o.c.g., che anima il simpaticissimissimo peluche, amato dai grandi e dai piccini. La seguente filastrocca è la prima delle 21 citate nel nuovo testo: “Drago Dario strusciaiolo”. Le spiegazioni le troverete nell’omonimo libro, disponibile cliccando sul seguente link, con filastrocche, disegni da colorare, pagine per disegnare e colorare in libertà, pagine per scrivere storie o imparare a disegnare a mano libera:
https://www.amazon.it/Drago-Dario-strusciaiolo-Maurizio-Cicco/dp/B0D5Y628P8/ref=sr
E buon divertimento con “Drago Dario strusciaiolo”
Drago Dario e i fuochi di Pontremoli
A Pontremoli in Toscana,
c’è la tradizione arcana
di bruciare dei falò.
Questo è il paese
di Ambarabàciccìcoccò,
la civetta sul comò.
Tata Simo di passaggio
ci portò anche drago Dario
che curioso domandò:
“Tata Cimo, perché tutte
queste cataste da bruciare?
Ma qui fa moooooolto freddo?
E ci vogliono questi fuochi giganteschi?
Oppure fanno una grigliatissimissima
e magari anche la polenta
come fa nonna Carla
e finalmente si mangia?”.
“Dario, no! Nessuna grigliata!
Nemmeno la polenta!
Ora cercherò di spiegarti
il perché dei falò”.
“Ecco! Questa qua ora
si mette a parlare
e niente mangiare.
La Tata Cimo mi vuole
sempre infinocchiare.
Uffi! Uffi! Uffi!”.
“Ascolta anche te
Ambarabàciccìcoccò
la civetta sul comò.
Vedete questi due fiumi?
Si chiamano Magra e Verde”.
“Questi qua non danno da mangiare
neanche ai fiumi. Altrimenti
perché si chiama Magra?”.
“Dariooooo!!! Si chiama Magra
perché sfocia nel mare
a Bocca di Magra”.
“Allora ha la bocca
piccolissimissima
altrimenti mangerebbe di più
e non sarebbe Magra”.
“Va bene Dario, lasciamo perdere.
Un falò è per San Nicolò,
l’altro per San Geminiano
Patrono del paese.
Da secoli per questioni di campanile
si accendono questi fuochi,
sempre nel mese di gennaio
per scongiurare il guaio
dei nemici più difficili
come il freddo, la pioggia
la neve, le piene dei fiumi
e anche per la rivalità
fra le contrade
divise dai corsi d’acqua,
ma molto spesso dalle diverse strade.
Da pochi anni è stato
ripristinato, prima di questi due,
anche il fuoco di Sant’Ilario
al Castello di Piagnoro, così i fuochi,
per una antica tradizione
diventano ben tre!!!
Queste tre luci che splendono
illuminando e riscaldando
il paese col “Campanun”,
fanno del freddo gennaio
il mese più “caldo”.
Non è forse vero Arnaldo?”.
“Ma questa qua, la Tata Cimo
conosce proprio tutti.
E questo Arnaldo chi è?”.
“È un amico dei nonni Fanti,
proprietario di una trattoria
dove serve pranzi
ottimi e abbondanti”.
“Yuppiiiiiiiii!!!! Si mangia”.
E Tata Simo li portò
a mangiare mentre i fuochisti,
le pire da ardere,
erano intenti a preparare.
Firenze, 31/1/2023 ore 12.00
Immagine: La Vale dog Photography
in copertina: Tata Simo e drago Dario
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6 risposte
Bellissimissima Maurizio!!! 👏👏👏
Grazie per avermi mandato la fotografia da cui è nata la filastrocca!!! 😍
sei troppo bravo, in soli quindici minuti hai creato questa bellissima filastrocca! I meriti sono tuoi 😍😘
Grazie…😊😊😊😊😊😊
Bravissimo Maurizio👏👏
Grazie Valentina!!!